Culo bas ciapa cas

Amicici dell'intimità parliamo oggi, come avrete sicuramente notato dal titolo lumbard (con un celebre proverbio erotico lombardo della serie di Cordialmente - o Deejay Chiama Italia, forse, questo), di Milano, la città del Panetun.

Ma anche la città delle zozze, parrebbe, dato che un sondaggio uscito poco tempo fa ci dice che un uomo milanese su tre frequenta le prostitute, questa dannata incarnazione del sesso tutta made in viale, la reincarnazione del diavolo in un corpo femminile, eccetera eccetera bla bla bla. Sono circa 100.000 e sono tutti sposati (il 70%!). E se si considera che le prostitute (quelle vere, non la vostra ex) sono circa 2500 escludendo tutto il filone trans, 2500 vagine hanno avuto un bel da fare nell'ultimo anno.

Ma non sono immagini belle.

La notizia di oggi, quella nuova, è che i sex toys piacciono a un milanese su due.
Dopo una prima reazione in stile "che cazzo me ne frega", ho letto meglio. Il 50% li ha provati o - addirittura! - guardati. E li ha apprezzati.
A proporli, nella coppia, sono al 60% i maschi (della serie ho-un'-irrefrenabile-voglia-di-vederlo-vibrare o di infilarti-una-simil-zucchina-lì) e il 70% delle donne li apprezza.
Gli esperti americani dicono: «Forse con troppa superficialità sono giudicati giocattoli innaturali e onanistici, relegati alle bacheche dei sexy shop ma la richiesta aumenta».

Ma il trat-d'union tra le zozze e i sex toys?